Qualche consiglio in più:

La chitarra è uno strumento dalle origini molto antiche e in continua evoluzione, definire anche solo sommariamente delle linee guida, richiederebbe una trattazione molto ampia, che non rientra nello scopo di questo sito.

Nonostante ciò vorrei comunque esporre alcune considerazioni, frutto di una lunga esperienza e osservazione. Sia per cercare di chiarire alcuni dubbi, che spesso sorgono in chi vorrebbe cominciare a suonare, sia per invitare a riflettere su argomenti che chi comincia potrebbe  non aver considerato.

Lo strumento:

La chitarra è uno strumento estremamente versatile, viene utilizzato in tanti generi musicali e suonato in modi molto diversi.

Anche se all’apparenza non sembra, le differenze fra un tipo di chitarra e un altro sono molto significative e conducono ad un’ampia gamma di possibilità anche molto distanti tra loro.

Una suddivisione sommaria dei maggiori tipi di strumenti in uso, potrebbe essere la seguente:

-Chitarra acustica con corde di nylon o simili; i due principali tipi appartenenti a questa categoria sono la cosiddetta Chitarra classica o da concerto e la Chitarra flamenca.

-Chitarra acustica con corde d’acciaio, denominata anche Folk o Western.

-Chitarra elettrica.

Ognuno di questi tre principali tipi è a sua volta suddiviso in molti sottogruppi.

La scelta di un tipo di strumento piuttosto che un altro è importante e andrebbe fatta principalmente in riferimento al tipo di musica che si intende suonare e al suono che si ricerca.

Inizialmente è senz’altro meglio dedicare un certo tempo ad un unico tipo. Progredendo nello studio sarebbe auspicabile provare anche tipi diversi, sia per aumentare il proprio bagaglio di conoscenze, sia per rendersi conto delle differenze. Spesso poi ci si specializza su di un tipo particolare.

La chitarra di riferimento in questo sito è la chitarra classica a sei corde di nylon, suonata usando le dita per pizzicare le corde. Questa mia scelta personale, non vuole essere un’indicazione rispetto allo strumento con cui iniziare. Se ad esempio, ami il Rock o il Jazz e desideri cominciare con la chitarra elettrica, va benissimo. Ritengo che il dogma, ancora dilagante, che considera lo strumento classico il migliore per cominciare, non sia corretto.

Qualunque sia la tua scelta, l’importante è orientarsi verso uno strumento di una certa qualità, che sia accordato su tutta la tastiera, che non sia troppo faticoso,  che abbia un buon suono. Da evitare gli strumenti troppo economici che in riferimento ai suddetti problemi hanno spesso le corde troppo alte o troppo basse, se non il manico non in asse con il corpo dello strumento.

Fortunatamente non è necessario spendere cifre esorbitanti, si trovano strumenti adatti ai principianti a cifre accessibili. Se hai la possibilità di farti consigliare da un esperto è sicuramente meglio.

La posizione:

In riferimento a quanto esposto in precedenza è evidente che non esiste una posizione universale o migliore. Abituati allo strumento in modo che sia il più comodo possibile, non avere fretta di suonare subito dei brani musicali, cerca di trovare un suono piacevole senza troppa tensione nel corpo. Non sostenere la chitarra con le mani che devono avere le dita libere di suonare.

La tendenza a guardare le dita e le corde induce a curvare la schiena, questa può diventare una cattiva abitudine, cerca di mantenere la schiena dritta. Sarebbe invece un’ ottima abitudine suonare davanti ad uno specchio.

Fai spesso delle piccole pause. Soprattutto agli inizi è più redditizio suonare tre sessioni da 20 minuti ciascuna (se possibile, al mattino, al pomeriggio e alla sera) piuttosto che un’ ora di seguito. Prova anche posizioni diverse, ad esempio da seduto sostieni lo strumento sulla coscia sinistra piuttosto che sulla destra, aiutandoti eventualmente con un poggiapiedi, oppure se la chitarra lo permette, prova in piedi con l’uso di una tracolla. Esistono anche numerosi sostegni da applicare allo strumento sviluppati apposta per aiutarti  a sostenere la chitarra.

La tecnica:

Qualsiasi attività che comporti la ripetizione costante e prolungata nel tempo di uno stesso movimento, nel corso degli anni può indurre a  delle possibili complicanze corporee, soprattutto per quanto concerne le articolazioni, i tendini e i nervi.

È per questo motivo che sarebbe opportuno sviluppare il massimo controllo possibile di questi movimenti, in modo da poter agire di conseguenza nelle varie circostanze. Parallelamente è importante sviluppare una sensibilità maggiore rispetto a ciò che accade nel nostro corpo, quando eseguiamo un movimento, in particolare perché nel suonare uno strumento musicale si usano muscoli anche molto piccoli che solitamente non siamo abituati ad usare e quindi ne siamo anche meno consapevoli.

Rendere automatico un movimento ben eseguito è fondamentale, ma lo è altrettanto avere la possibilità, all’occorrenza, di poterlo controllare volontariamente.

Ho visto professionisti acclamati a livello mondiale litigare su quale fosse il modo migliore di suonare. Altri che difficilmente tendono ad influenzare gli allievi in tal senso. La tecnica strumentale è un capitolo complesso, che necessita sicuramente di una dedizione particolare. Quello che mi sento di dire è che chiunque sia nutrito da una passione genuina troverà nel piacere regalato dalla Musica il sostegno per superare le difficoltà che inevitabilmente si incontrano e allo stesso tempo la guida ad indicare la strada da seguire.

Il mondo della chitarra è molto vasto e probabilmente anche in questo risiede una parte del suo fascino.

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